Il 21 febbraio abbiamo lasciato Barbuda prima del previsto poiché il tempo è peggiorato diventando piovoso e ventoso. Ci siamo diretti a Nevis; dopo circa 20 ore di navigazione con 20-25 nodi di vento ci siamo ancorati proprio di fronte alla capitale Charlestown. Una nota storica: Colombo chiamò l'isola Las Nieves a causa delle nuvole che sembravano neve che spesso incoronano il picco di Nevis.
Porto di Nevis
Dopo esserci allontanati, abbiamo attraversato il villaggio, dove abbiamo trovato persone molto amichevoli e un'atmosfera piacevole e colorata. Dato che Sergio aveva un disperato bisogno di un taglio di capelli, siamo andati in uno dei tanti negozi di barbiere. Il titolare, un giovane di Santo Domingo, stava per iniziare il suo lavoro utilizzando un tagliacapelli elettrico; dopo la ferma richiesta di Sergio di fargli usare invece pettine e forbici, ha accettato per una somma di denaro aggiuntiva (ancora abbastanza ragionevole). Quello che seguì fu perfetto per un film a fumetti. La mano del barbiere che reggeva il pettine ondeggiava nell'aria enfatizzando il suo racconto, toccando raramente la testa di Sergio, mentre la mano che reggeva le forbici si tuffava casualmente nella testa di Sergio senza alcun criterio. Ci stavamo guardando chiedendoci quale sarebbe stato il risultato finale. Siamo usciti dal negozio pensando che sarebbe potuta andare molto peggio, ma Gemma è stata subito nominata come il nuovo barbiere personale di Sergio!
Abbiamo trascorso il resto della giornata in un piccolo bar di fronte al molo dove finalmente siamo riusciti a trovare una connessione WiFi affidabile per effettuare chiamate, cancellare alcuni arretrati e aggiornare il blog! Il giorno dopo abbiamo ormeggiato a una boa di fronte al Four Season lodge, caratterizzato da una bellissima e lunga spiaggia sabbiosa. Un bel tocco di eleganza!
Anche se abbiamo trovato posti limitati da vedere e visitare, Nevis ci è piaciuta come una piccola isola, pacifica e autentica.
Il 23 febbraio abbiamo attraversato il "Narrows", la piccola striscia d'acqua che divide Navis da St Kitts. Ci siamo ancorati di fronte al centro di Basseterre, la vivace capitale di St Kitts. Abbiamo ritrovato a ridosso del terminal crociere una artificiale "città in città" fatta di negozi duty free allineati in un'architettura colorata. Abbiamo trascorso solo un pomeriggio in città, quindi abbiamo potuto raccogliere solo un'impressione molto superficiale dell'isola. Il 24 siamo partiti per St Martin dove avevamo programmato di fermarci qualche giorno per preparare la barca all'arrivo di una coppia di amici dall'Italia. Ci sono volute circa 9 ore per arrivare a Sint Maarten, giusto in tempo per passare sotto il ponte olandese che porta alla baia di Marigot che apre alle 17:00. In attesa dell'apertura del ponte abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere "Touch of Grey", la barca di una coppia britannica che ha fatto il passaggio con il nostro stesso rally.
Nevis e St Kitts
Il 21 febbraio abbiamo lasciato Barbuda prima del previsto poiché il tempo è peggiorato diventando piovoso e ventoso. Ci siamo diretti a Nevis; dopo circa 20 ore di navigazione con 20-25 nodi di vento ci siamo ancorati proprio di fronte alla capitale Charlestown. Una nota storica: Colombo chiamò l'isola Las Nieves a causa delle nuvole che sembravano neve che spesso incoronano il picco di Nevis.
Porto di Nevis
Dopo esserci allontanati, abbiamo attraversato il villaggio, dove abbiamo trovato persone molto amichevoli e un'atmosfera piacevole e colorata. Dato che Sergio aveva un disperato bisogno di un taglio di capelli, siamo andati in uno dei tanti negozi di barbiere. Il titolare, un giovane di Santo Domingo, stava per iniziare il suo lavoro utilizzando un tagliacapelli elettrico; dopo la ferma richiesta di Sergio di fargli usare invece pettine e forbici, ha accettato per una somma di denaro aggiuntiva (ancora abbastanza ragionevole). Quello che seguì fu perfetto per un film a fumetti. La mano del barbiere che reggeva il pettine ondeggiava nell'aria enfatizzando il suo racconto, toccando raramente la testa di Sergio, mentre la mano che reggeva le forbici si tuffava casualmente nella testa di Sergio senza alcun criterio. Ci stavamo guardando chiedendoci quale sarebbe stato il risultato finale. Siamo usciti dal negozio pensando che sarebbe potuta andare molto peggio, ma Gemma è stata subito nominata come il nuovo barbiere personale di Sergio!
Abbiamo trascorso il resto della giornata in un piccolo bar di fronte al molo dove finalmente siamo riusciti a trovare una connessione WiFi affidabile per effettuare chiamate, cancellare alcuni arretrati e aggiornare il blog! Il giorno dopo abbiamo ormeggiato a una boa di fronte al Four Season lodge, caratterizzato da una bellissima e lunga spiaggia sabbiosa. Un bel tocco di eleganza!
Anche se abbiamo trovato posti limitati da vedere e visitare, Nevis ci è piaciuta come una piccola isola, pacifica e autentica.
Il 23 febbraio abbiamo attraversato il "Narrows", la piccola striscia d'acqua che divide Navis da St Kitts. Ci siamo ancorati di fronte al centro di Basseterre, la vivace capitale di St Kitts. Abbiamo ritrovato a ridosso del terminal crociere una artificiale "città in città" fatta di negozi duty free allineati in un'architettura colorata. Abbiamo trascorso solo un pomeriggio in città, quindi abbiamo potuto raccogliere solo un'impressione molto superficiale dell'isola. Il 24 siamo partiti per St Martin dove avevamo programmato di fermarci qualche giorno per preparare la barca all'arrivo di una coppia di amici dall'Italia. Ci sono volute circa 9 ore per arrivare a Sint Maarten, giusto in tempo per passare sotto il ponte olandese che porta alla baia di Marigot che apre alle 17:00. In attesa dell'apertura del ponte abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere "Touch of Grey", la barca di una coppia britannica che ha fatto il passaggio con il nostro stesso rally.