1/3 del percorso
Domani avremo coperto circa 1/3 della distanza da Puerto Vallarta a Hiva Oa. Come avevamo ipotizzato nell’ultimo post, le nuove previsioni del tempo hanno comportato un significativo aggiornamento della rotta, che ha dovuto tenere conto di imprevisti buchi di vento e comunque venti estremamente leggeri. Dopo solo un giorno di navigazione siamo stati anche costretti a fermarci diverse ore derivando, non volendo utilizzare il motore per risparmiare gasolio che sarà prezioso per il passaggio della zona delle calme equatoriali. Abbiamo proseguito per i due-tre giorni successivi alternando vari armi, randa/yankee, gennaker, vela tangonata.
Solo da ieri sera siamo entrati nella zona dei venti portanti che ci permettono di seguire una rotta diretta verso quello che al momento sembra il punto più favorevole per iniziare ad attraversare l’ITCZ. L’ITCZ (InterTropical Convergence Zone) è l’ area nella quale confluiscono i venti di Nord-est che soffiano sopra l’equatore con i venti di Sud-est che soffiano sotto l’equatore. Questa zona può essere molto ampia, anche centinaia di miglia, ma tipicamente si riduce in questa stagione pur variando significativamente giorno per giorno. La strategia di navigazione è quindi di attraversarla su una verticale nord-sud per minimizzare il percorso al suo interno, dove i venti possono essere nulli o molto variabili e le precipitazioni a scroscio (squalls) frequenti.
Durante questi giorni di navigazione, la nostra barca è stata oggetto delle attenzioni di numerose sule volteggianti sopra di noi. Una di loro è atterrata durante la notte sui pannelli solari, coprendoli letteralmente di guano. Mostrando un carattere coraggioso e determinato, ha abbandonato la comoda posizione solo dopo numerosi tentativi di liberarcene. Dopo pochi istanti, Nonostante l’assetto anti-sula che avevamo predisposto , si è trasferita sul pulpito, dove è rimasta alcuni giorni.
Alla fine ci siamo rassegnati, anche perché teneva lontane le altre sule che tentavano anch’esse di atterrare. La visita del passeggero clandestina è costata una sessione non prevista per pulire i pannelli solari la cui produzione di energia si era ridotta ai minimi termini.
buongiorno
potremmo dire che le sule sono i piccioni del mare? Fastidiosi esattamente come a casa in città?
Dai che siete bravissimi e coraggiosi un abbraccio