Arrivati in Polinesia Francese!

6 Maggio, ore 6 locali.

Hiva Oa alle prime luci dell’alba

Siamo arrivati ad Hiva Oa! Che bellezza!

Che sollievo! Tutti gli imprevisti che sarebbero potuti capitare per fortuna non si sono verificati! O meglio, qualcuno si, ma super gestibile! Si è rotto il generatore, ma abbiamo compensato facendo girare il motore, per caricare le batterie, quelle poche volte che il bilancio energetico era negativo. Tre giorni prima di arrivare si è rotto il lazy jack di destra. Questo sarebbe stato un problema di più difficile gestione, visto che per noi non sarebbe stato il massimo salire sull’albero con tre metri di onda e relativo rollio, per ripristinare la cima rotta. Fortunatamente abbiamo potuto aspettare di essere in rada per lavorarci con calma. E con altrettanta calma, una volta in rada siamo riusciti anche a riparare il generatore, che non si accendeva a causa di un fusibile che non faceva bene contatto.

Lazy jack (l’insieme delle cime azzurre)

Il vento per tutta la traversata è stato leggero o troppo leggero. A volte un fastidio, perché ci abbiamo messo qualche giorno in più del dovuto per arrivare, ma certo abbiamo avuto una situazione metereologica infinitamente migliore rispetto a ciò che avremmo potuto sperimentare a causa di troppo vento. E comunque un piccolo assaggio di quello che potrebbe essere stato l’abbiamo ricevuto il terz’ultimo giorno quando una perturbazione ci ha accompagnato per tre ore e mezza con pioggia e vento a 30-35 nodi. Solo un assaggino, ma eloquente. Quindi ringraziamo tutti quelli che vanno ringraziati per come è andata. È stata una passeggiata, incluso il passaggio dell’ITCZ, che si è tradotto complessivamente in poco più di un giorno a motore. Alla fine, per tutta la traversata abbiamo utilizzato circa ¼ del serbatoio di gasolio, uno dei temi su cui ci domandavamo se avessimo pianificato bene le risorse.

Siamo arrivati a Hiva Oa alle primissime luci dell’alba, nella baia di Hanaiapa, dove erano ancorate solo altre due barche. Alla fine della giornata eravamo in cinque, tra cui una barca, Celestina, che ci ha seguito durante l’ultima parte della traversata. Per un giorno nessuno si è mosso – immaginiamo che tutti, come noi, avessero bisogno di recuperare un po’ di sonno e riposo perduto.

Insomma, siamo molto felici e coscienti di essere stati proprio fortunati!

Ma quanti siamo?
Primi giorni ad Hiva Oa

Discussion

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    clara montesissa — 19 Maggio 2024 at 5:20 am

    Ehi che bello sapervi contenti e super soddisfatti. D’altra parte siete bravissimi, si sa. Sono rientrata dal mar rosso dove, per il troppo vento, siamo stati penalizzati e confinati in …piscina.

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