Makemo

Nel pomeriggio del 19 Giugno siamo partiti alla volta di Makemo, a 80 miglia in direzione ovest. Ci accompagnavano altre tre barche, tutte Amel, ketch (bi-albero). Avevamo tempificato la partenza da Raroia in modo tale da poter arrivare alla pass di Makemo nel momento di minima corrente. Ci siamo offerti di fare da apripista per uscire dalla pass di Raroia – non è mai certo che i calcoli delle correnti corrispondano alla situazione reale.

Uscita dalla pass di Raroia – i tre Amel dietro di noi

Dopo una notte di navigazione siamo arrivati alla pass di Makemo insieme alla flottiglia di partenza; questa volta, una delle tre Amel si è offerta di fare da cavia ed abbiamo attraversato la pass tutti e quattro con tre nodi di corrente uscente, ma senza particolari difficoltà.

Ingresso della pass di Makemo

Mentre i nostri compagni di viaggio hanno ancorato di fronte al villaggio, noi ci siamo diretti verso la parte sud-est dell’isola, un’area per lo più disabitata, a parte qualche produttore di copra. La copra è il cocco essiccato al sole che viene trasportata a Tahiti dove viene trasformata in olio da cucina, unguenti ed altri prodotti. Proprio di fronte al nostro ancoraggio abbiamo trovato la capanna di Gabriel, che ci ha invitati a gustare le sue frittelle, appena cotte, preparate con un impasto di farina, acqua di cocco, e zucchero, fritte in abbondante olio di cocco. Gabriel vive in questa zona remota per il periodo della raccolta, mantenendo una totale autosufficienza tramite la raccolta dell’acqua piovana, che viene fatta defluire dalla grondaia in una ampia cisterna di cemento. Gli fa compagnia una radiolina sintonizzata su una stazione di Tahiti e può comunicare tramite un telefonino ricaricato grazie ad un piccolo pannello solare: uno stile di vita a bassissimo impatto ambientale! Per sdebitarci della sua cortesia ed ospitalità, gli abbiamo regalato delle batterie per la radiolina e numerose birre che sono state ricevute con grande entusiasmo!

A un miglio di distanza abbiamo trovato la capanna di Angel che si intratteneva con un gruppo di velisti francesi. Ci ha particolarmente meravigliato la cura con cui teneva la sua capanna ed il giardino, compreso un piccolo orto.

Angel e il suo giardino

La proprietà di Angel, molto estesa, è posizionata al lato di una laguna dove ci siamo avventurati per una lunga passeggiata.

La laguna accanto alla capanna di Angel
Paguri sulla spiaggia

Dopo qualche giorno ci siamo spostati al villaggio dove, nel frattempo, diverse barche se ne erano andate.  Makemo è un bel paese con tanto di scuola e “college” per ospitare i ragazzi che vengono da altre isole per studiare. Abbiamo approfittato per fare rifornimento di cibo e fare scorta di baguette che è necessario prenotare il giorno prima o acquistare la mattina entro le 7:00 essendo uno degli articoli più ricercati dai velisti.

Vista dal porto dei pescherecci
Il college di Makemo
Il magasin Opareke
Raroia, Tuamotu
Kauehi

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