Cari amici, è passato molto tempo dall'ultima volta che abbiamo aggiornato questo blog. Sono successe tante cose, comprese le nostre "vacanze" in Italia per il periodo estivo. Promettiamo che recupereremo le nostre avventure in questi ultimi mesi.
Shelter Bay – sull'asciutto
Abbiamo ripreso la navigazione il 10 novembre dirigendoci verso le Isole San Blas partendo da Shelter Bay Marina a Panama, dove avevamo lasciato Zoe mentre eravamo in Italia.
L'arcipelago di San Blas
Sebbene non sia molto conosciuto dai non marinai, l'arcipelago di San Blas è una delle zone di crociera più attraenti dello Stato di Panama. Consiste di più di 300 isole di cui solo alcune sono abitate dal popolo Kuna.
In effetti, San Blas è il nome spagnolo di Kuna Yala, che significa Kuna Nation. È una società matrilineare con proprie leggi, regole e lingua (anche se comunicano con gli stranieri in spagnolo).
Baia di Linton
La nostra prima tappa sulla strada per le San Blas è stata Linton Bay, un viaggio in barca a vela di quattro ore da Shelter Bay. Tanto per iniziare la stagione in modo "corretto", quando siamo arrivati ci siamo resi conto che il nostro motore fuoribordo, un glorioso Mariner di 30 anni da 15 HP, non si sarebbe avviato. Dopo un lungo processo di diagnosi in cui abbiamo smontato più volte il motore, abbiamo dovuto trovare un meccanico, compito non facile. Siamo fortunati ad essere indirizzati a "El Pelota", che l'ha aggiustato in un paio d'ore! Il miglior meccanico della zona!
Una sera abbiamo deciso di cenare in un ristorante, e indovinate un po ': abbiamo incontrato l'equipaggio dell'Auriga, una delle barche che l'anno scorso ha fatto il passaggio atlantico con noi. È stata l'occasione per scambiare storie sui nostri rispettivi itinerari … Infatti abbiamo scoperto di essere arrivati allo stesso punto viaggiando dalle Barbados in direzioni opposte!
Cayo Chichime
Il 15 novembre si salpa verso Chichime Cays, il primo gruppo di isole che arrivano alle San Blas da ovest. Con nostra sorpresa abbiamo trovato decine di barche a vela all'ancora, un'immagine abbastanza diversa del luogo deserto che avevamo immaginato. Ancora più sorprendentemente ci siamo resi conto che la lingua più comune tra i marinai era l'italiano! Detto questo, l'aspetto di queste isole è abbastanza tipico delle San Blas, essendo una striscia di sabbia bianca coperta da palme (e in alcuni casi mangrovie) con un paio di famiglie Kuna che abitano l'isola. In effetti, il nostro primo incontro con il popolo Kuna è stato loro che venivano sulla nostra barca per vendere molas (vedi foto sotto) e pescare dal loro ulu (canoa).
Ulu
Donna Kuna che vende mola
Successivamente ci siamo resi conto che il resto dell'arcipelago di San Blas è molto più selvaggio e non sfruttato. Tuttavia, le nostre notti erano caratterizzate da una pastinaca che attratta dalla luce della nostra torcia si avvicinava alla barca e saltava fuori dall'acqua!
Panama – San Blas
Cari amici, è passato molto tempo dall'ultima volta che abbiamo aggiornato questo blog. Sono successe tante cose, comprese le nostre "vacanze" in Italia per il periodo estivo. Promettiamo che recupereremo le nostre avventure in questi ultimi mesi.
Shelter Bay – sull'asciutto
Abbiamo ripreso la navigazione il 10 novembre dirigendoci verso le Isole San Blas partendo da Shelter Bay Marina a Panama, dove avevamo lasciato Zoe mentre eravamo in Italia.
L'arcipelago di San Blas
Sebbene non sia molto conosciuto dai non marinai, l'arcipelago di San Blas è una delle zone di crociera più attraenti dello Stato di Panama. Consiste di più di 300 isole di cui solo alcune sono abitate dal popolo Kuna.
In effetti, San Blas è il nome spagnolo di Kuna Yala, che significa Kuna Nation. È una società matrilineare con proprie leggi, regole e lingua (anche se comunicano con gli stranieri in spagnolo).
Baia di Linton
La nostra prima tappa sulla strada per le San Blas è stata Linton Bay, un viaggio in barca a vela di quattro ore da Shelter Bay. Tanto per iniziare la stagione in modo "corretto", quando siamo arrivati ci siamo resi conto che il nostro motore fuoribordo, un glorioso Mariner di 30 anni da 15 HP, non si sarebbe avviato. Dopo un lungo processo di diagnosi in cui abbiamo smontato più volte il motore, abbiamo dovuto trovare un meccanico, compito non facile. Siamo fortunati ad essere indirizzati a "El Pelota", che l'ha aggiustato in un paio d'ore! Il miglior meccanico della zona!
Una sera abbiamo deciso di cenare in un ristorante, e indovinate un po ': abbiamo incontrato l'equipaggio dell'Auriga, una delle barche che l'anno scorso ha fatto il passaggio atlantico con noi. È stata l'occasione per scambiare storie sui nostri rispettivi itinerari … Infatti abbiamo scoperto di essere arrivati allo stesso punto viaggiando dalle Barbados in direzioni opposte!
Cayo Chichime
Il 15 novembre si salpa verso Chichime Cays, il primo gruppo di isole che arrivano alle San Blas da ovest. Con nostra sorpresa abbiamo trovato decine di barche a vela all'ancora, un'immagine abbastanza diversa del luogo deserto che avevamo immaginato. Ancora più sorprendentemente ci siamo resi conto che la lingua più comune tra i marinai era l'italiano! Detto questo, l'aspetto di queste isole è abbastanza tipico delle San Blas, essendo una striscia di sabbia bianca coperta da palme (e in alcuni casi mangrovie) con un paio di famiglie Kuna che abitano l'isola. In effetti, il nostro primo incontro con il popolo Kuna è stato loro che venivano sulla nostra barca per vendere molas (vedi foto sotto) e pescare dal loro ulu (canoa).
Ulu
Donna Kuna che vende mola
Successivamente ci siamo resi conto che il resto dell'arcipelago di San Blas è molto più selvaggio e non sfruttato. Tuttavia, le nostre notti erano caratterizzate da una pastinaca che attratta dalla luce della nostra torcia si avvicinava alla barca e saltava fuori dall'acqua!