Da ieri Hiva Oa, la nostra meta, è più vicina (in linea d’aria…) di Puerto Vallarta, da dove siamo partiti. Mancano “solo” 1400 miglia nautiche!
Sempre ieri, siamo entrati “ufficialmente” nell’ITCZ, ed abbiamo immediatamente sperimentato una delle sue caratteristiche peculiari… gli “squall”, ovvero precipitazioni temporalesche che possono durare da qualche decina di minuti a un’ora o più. Dopo un assaggio di benvenuto con uno squall di breve durata, ma che comunque ci ha portato fuori rotta di 5 miglia, nella notte abbiamo sperimentato pioggia a scroscio ininterrotta per circa 2 ore e mezza. La barca ha goduto di una pulizia straordinaria, e altro effetto collaterale positivo, la perturbazione ha portato vento che ci ha permesso per un po’ di spegnere il motore, spesso propulsore di elezione in questa zona di calme equatoriali.
I prossimi giorni saranno cadenzati dalla speranza di trovare qualche refolo di vento (come è successo oggi con nostra positiva sorpresa), e dal tentativo di evitare gli squall, evidenti a occhio nudo di giorno e visibili di notte come più o meno grandi mostriciattoli sul radar.
L’obiettivo è attraversare nel più breve tempo possibile la zona delle calme che in questi giorni è compresa tra i paralleli 7 nord e 3 nord.
Per cui il dilemma sarà… nubi all’orizzonte, vi temiamo o vi inseguiamo?
A metà del cammino…
Da ieri Hiva Oa, la nostra meta, è più vicina (in linea d’aria…) di Puerto Vallarta, da dove siamo partiti. Mancano “solo” 1400 miglia nautiche!
Sempre ieri, siamo entrati “ufficialmente” nell’ITCZ, ed abbiamo immediatamente sperimentato una delle sue caratteristiche peculiari… gli “squall”, ovvero precipitazioni temporalesche che possono durare da qualche decina di minuti a un’ora o più. Dopo un assaggio di benvenuto con uno squall di breve durata, ma che comunque ci ha portato fuori rotta di 5 miglia, nella notte abbiamo sperimentato pioggia a scroscio ininterrotta per circa 2 ore e mezza. La barca ha goduto di una pulizia straordinaria, e altro effetto collaterale positivo, la perturbazione ha portato vento che ci ha permesso per un po’ di spegnere il motore, spesso propulsore di elezione in questa zona di calme equatoriali.
I prossimi giorni saranno cadenzati dalla speranza di trovare qualche refolo di vento (come è successo oggi con nostra positiva sorpresa), e dal tentativo di evitare gli squall, evidenti a occhio nudo di giorno e visibili di notte come più o meno grandi mostriciattoli sul radar.
L’obiettivo è attraversare nel più breve tempo possibile la zona delle calme che in questi giorni è compresa tra i paralleli 7 nord e 3 nord.
Per cui il dilemma sarà… nubi all’orizzonte, vi temiamo o vi inseguiamo?